“La poesia di Franca Maria Ferraris, rientra, a pieno titolo, in quella ‘linea ligure’ (Roccatagliata Ceccardi, Grande, Barile, Sbarbaro, Jahier, Boine, A. S. Novaro, Montale, Caproni) ormai mitica, che ha fatto storia nella letteratura italiana del XIX e del XX Secolo fino a oggi. Di questa viscerale appartenenza troviamo traccia ovunque, nelle numerose sillogi date alle stampe dalla Ferraris, a cominciare dai mirabili versi La casa di Sbarbaro a Spotorno (Le parole del mare). Cariche di simbologia di chiara derivazione montaliana: ‘le crepe dei muri’, ‘il quadrante della meridiana’, ‘l’ariete furioso’, ‘le bacche rosse del rovo’, queste espressioni si distinguono per la limpida discorsività dove ogni parola è al suo posto e non potrebbe essere spostata né sostituita, e in ciò consiste la grandezza della poesia della Ferraris. Poesia capace di superare i confini geograficamente ristretti della Liguria, per guardare oltre, al ‘grande Sud’:…: Itaca, Le Pleiadi, Orfeo… versi indimenticabili.
1°Premio “Leandro Polverini” 2019, sezione Poesia Metafisica, con la seguente motivazione: “Una poesia di forti aspirazioni e sommovimenti di pensiero, guidata da potenti attrazioni intellettuali, che spaziano tra pittura, filosofia, letteratura, in rimandi che emergono dai versi in modo esplicito, talvolta attraverso pregevoli luccicanze dannunziane. La poesia dell’Autrice Valbormidese getta in qualche modo l’immaginazione in scacco per dirla esteticamente, e sospinge il fruitore a concepire una dimensione metafisica posizionata su una solare Promenade e tra le mura dell’Antica Abbazia. Il Presidente della GiuriaLuciano Catella.