Recensioni |
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Giudizi di importanti critici sulle opere - Recensioni 2015 |
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“Ho ricevuto il libro di poesia “La grazia dei riflessi”, di cui ho contemplato l’elegantissima edizione, e letto e riletto le liriche con sempre rinnovato piacere”. GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI__________________________________________________________________________________________
“Ho letto con piacere il volume di poesie “La grazia dei riflessi”, apprezzandone l’eleganza tipografica e la ricchezza tematica delle liriche che recuperano il senso della natura, del paesaggio e dell’animo umano con grande linearità tecnica e profondità introspettiva". FRANCESCO GALLEA__________________________________________________________________________________________
Poesia. La poesia è “magico fuoco” (p. 99) e secondo questa concezione si è indotti a considerare la presente raccolta, in cui multiformi aspetti ci introducono in una gamma di immagini o idee che riflettono la profondità della parola. Che può assumere un tono solenne, come nel bellissimo finale di È questo il punto, o proporci una ‘mitologia’ che è nel tempo e nelle cose (C’è un larice). Da un piano quasi metafisico (Un filo di luce) si passa all’icastica bellezza della figura (Il fanciullo col cappello di paglia). Con una religiosità che è stimolo, essenza (Nel Gethsemani). Quali ‘numi tutelari’ Pavese e Sbarbaro, ma l’autrice segue una sua via, ricca anche di musicalità (L’ombra del rovo). Ben si attagliano gli inserti figurativi di Cristina Sosio; per esempio, la suggestiva Luna sulle Langhe, acquatinta/acquaforte policroma. La grazia dei riflessi Dal sitoweb Literary (http://www.literary.it/dati/literary/nanni2/la_grazia_dei_riflessi.html) __________________________________________________________________________________________
Nel segno della poesia Ho seguito l’intensa opera poetica, svoltasi nel tempo, di Franca Maria Ferraris che, sostenuta da una dichiarata passione, da un fuoco che le ditta dentro, è pervenuta alla stesura di questo libro, quasi un compendio e una ripresa sistematica e armonica delle tematiche già trattate: un’opera, questa, di grande respiro, che non indulge all’ “io soggettivo”, con il risultato di una poesia moderna, aperta all’altro, pur innervata nella tradizione italiana. LAURA RAINIERIRoma 11 novembre 2014 |
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