Franca Maria Ferraris

Recensioni

 

Giudizi di importanti critici sulle opere - Recensioni a cura Luciano Nanni

Sorella di Dante Gabriele Rossetti, Christina (Londra 1830 - ivi 1894) fu poetessa di spicco nel panorama letterario dell’epoca. Se, come scrivono certi critici, nella sua produzione per l’infanzia affiora una vena onirica, è indubbio che il sogno è presente, ma non sempre si trasferisce direttamente nei suoi versi: semmai quella identità ‘domestica’ riesce a superare la soglia di una realtà circoscritta poiché ricrea tramite il linguaggio una dimensione altra: e stranamente è nelle poesie religiose che tali presupposti sono meno evidenti.
Fuori del rigorismo anglicano per cui essa non si sposerà si nasconde invece un cuore ardente, nel contrasto insanabile tra corpo e spirito, né sarebbe facile spiritualizzare la materia o viceversa rendere oggettivo l’incorporeo. Piuttosto quell’idea, elevata di per sé, trova compimento in alcuni passi mirabili: “O l’ombra di un giglio accarezzata / sul terreno dal vento” (A Wish).

Non si dovrebbe chiedere di più: sentimento del tempo e del decadimento d’ogni cosa, profonda intuizione della natura con taluni aspetti floreali: tutto ciò cerca l’espansione anche come forma. Spesso sono i desideri non realizzati a mettere le ali alla parola.


LUCIANO NANNI

Torna a recensioni

Torna al libro