Franca Maria Ferraris

Recensioni

 

Giudizi di importanti critici sulle opere - Recensioni a cura Luciano Nanni

Ci sono animali, reali o fantastici, che suscitano, chissà perché, simpatia, ed entrano nelle fiabe a pieno diritto, così dicasi dei dinosauri e ancora più dei draghi. Poiché vi è qui una consulenza storica, è evidente che la leggenda, se di leggenda si tratta, nasce comunque da un luogo e un tempo a volte non definiti, ma nel romanzo addirittura con una precisa linea genealogica, da cui apprendiamo che la Stirpe dei Dragobello De Aquilibus inizia dal II secolo d.C.
Poi da un medioevo immaginario si arriva ai nostri giorni. Ovviamente si tratta di fantasia, o più esattamente di fantasy, con una storia di stampo quasi classico, ma ricca di spunti e vicende interessanti, raccontate con garbo e proprietà di linguaggio, una scrittura quindi idonea per gli adolescenti che possono nel contempo seguire le molteplici vicende dei protagonisti e avere un esempio di come la lingua sorretta da una capacità descrittiva e comunicativa sia in grado di far immaginare e persino far rivivere con la mente un territorio fatato, dove si combattono le forze del bene e del male, queste ultime rappresentate dal mago Norum e dalle orde delle Forze Occhiute. Inoltre, anche fate contro streghe.

I personaggi che incontriamo rendono vivace la storia: gli elfi e la loro città, i quattro Gatti Sapienti, e tanti altri che i giovani lettori scopriranno da soli. Accompagnano la narrazione gli eleganti disegni della illustratrice, figure che danno un’idea di quel mondo sospeso tra irrealtà e realtà e nella quale molti adulti vorrebbero tornare.


LUCIANO NANNI

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