Scrive Neuro Bonifazi nella nota introduttiva al libro: “Qui la vena poetica dell’autrice, si diffonde e si espande in parole in toni e in voci che tentano di avvicinarsi all’indicibile, di sollevare, anche di un solo lembo, il velo dell’invisibile, di penetrare, anche per un istante, l’oscurità dell’impenetrabile….”
E Sergio Giuliani, in un’altra nota: ”Nel tessere un dialogo con la persona scomparsa, come per un arcano viaggio, l’autrice ha dato vita a questa ”inferia”, che è poi il lavoro di Orfeo, cioè del poeta che trattiene la persona, ormai passata sul limite del nulla, ancora tra noi.
Nella postfazione, Giovanni Giraldi così commenta: “Il libro è costellato di gemme poetiche, così come il cielo è trapunto di stelle”.
Giorgio Bàrberi Squarotti in una nota critica all’uscita del libro, scrive: “Sono lieto che sia uscita questa raccolta di versi di cosmica luminosità poetica. E’ molto raro che nella poesia del Novecento e poco oltre, il sublime sia raggiunto con tanto slancio e armonia, verità visionaria e contemplativa, come in “Dedicato al silenzio” di Franca Maria Ferraris. Emozionato, rileggo e ammiro.”
Giannino Balbis così commenta l’opera: “Con una originale mescolanza di lirica e di racconto, con dialoghi intensi e in forma quasi mistica con l’Aldilà ( ovvero con la presenza- assenza di chi ha lasciato questa vita), per il tramite delle stelle, che sono il viso e il respiro del cosmo, ma anche le pulsazioni luminose del cuore, Franca Maria Ferraris porta se stessa nell'Aldilà e l’Aldilà in se stessa, in un viaggio di luce e d’amore dove il silenzio diviene parola infinita. Ringrazio per questo dono di rara bellezza.”
Il libro “Dedicato al silenzio” è stato presentato il 27 novembre 2009 presso la libreria UBIK in Savona come omaggio all’Anno Internazionale dell’Astronomia 2009”, essendo presenti, all’interno del testo, sia un capitolo riguardante le stelle, sia la riproduzione delle mappe celesti degli emisferi Nord e Sud per i dodici mesi dell’anno. Relatori il Professor Sergio Giuliani critico letterario e il Professor Igor Altieri, astronomo. Altieri ha mostrato agli intervenuti, proiettandole sul video e commentandole astronomicamente, le costellazioni e le stelle citate nel testo. La stessa Autrice, assieme all’attore Beppi Benzo, ha dato lettura di alcune poesie e prose poetiche, mettendo in rilievo la forma dialogata di queste ultime.
-Scendi!- Dico ad un tratto.
Voglio che l’alba di oggi sua uguale
a un’alba lontana, a la Gare de Lyon.
Non servirono suppliche allora, né pressioni.
Tu con lo sguardo che nascondeva
a stento l’intima gioia,
scendesti dal treno e ci avviammo assieme
verso la luce degli Champs Elysées.
Quei giorni,
non tutti così eguali nella corsa degli anni
ma chiusi nella sfera di cristallo
sotto la neve a fiocchi,
rimasero in attesa di quel treno
che sembrava dovesse non arrivare più.
Alla Gare de Lyon, ora quel treno è giunto.
-Scendi!- Ti dico.
Ma tu non puoi, il treno ti ha rapito.
Ah! Come vorrei ancora correre assieme a te
verso gli Champs Elysées!
Ma in quella sfera di cristallo, vuota di giorni e anni,
cade e cade la neve
sul marmo del tuo nome scolpito
PLEIADI
Come una lieve nebbia vela gli occhi,
una trama leggera d’ambra e d’oro
vela lo sciame delle Pleiadi
e fa la luce delle Sette Stelle
una pioggia grondante sull’alba.
Ditemi Pleiadi,
quale forza d’amore induce chi vi osserva
e restarne incantato?
Quale magia filtra dal vostro sguardo
che avvolge il calicanto
di uno splendore così intenso
ed insieme velato,
da evocare l’idea dell’infinito?
…………………………………
Tacete?
Sì, voi tacete, Pleiadi,
come dipinte sul velluto del cielo,
ed è questo silenzio
che assieme al vostro pianto,
fonde la luce dell’alba nascente
con l’ombra di un volto nascosto
da un lieve sipario di velo.