Ottavia e Max Dragobello De Aquilibus sono due ragazzi, sorella e fratello, molto vivaci che, assieme ai loro fedeli amici, quattro fratelli gatti, detti i Gatti Sapienti, vivono nel paese di Aquilis.
Ispirati dal fantasma del Cavaliere Medievale Aquilius, riescono a trovare il famoso uovo da cui sguscerà il leggendario Drago Mago Aquilius che, per la sua simpatia, viene subito chiamato affettuosamente Draghetto. Egli li aiuterà a combattere gli acerrimi nemicidel Cavaliere Medievale Aquilius: il cattivo Mago
Norum e le sue fedeli Forze Occhiute.Sarà merito di Draghetto se Ottavia e Max apprenderanno di appartenere alla stirpe del Drago, quella del Romano Aquilius e del Cavaliere Medievale Aquilius, personaggi di molto rilievo per il loro rispetto della giustizia e la grande umanità. Anche i Gatti Sapienti prenderanno coscienza di essere, essi stessi, i discendentidi una stirpe, come lo è ogni creatura in questo mondo.
Intanto il cattivo Mago Norum, assieme alle Forze Occhiute, imperversa su Aquilis con malefici di ogni sorta. Contro di lui lotteranno Draghetto, Ottavia, Max, i Gatti, gli Elfi, le Fate e le Streghe, magicamente trasformate in Fate, affinché anch’esse possano portare il loro aiuto per sconfiggere il male.
Tornerà ancora nell’uovo Draghetto? Nessuno lo sa. Per ora sembra soltanto che lui si sia ritirato nel silenzio della sua caverna. Ma, dovunque egli si trovi e qualsiasi cosa faccia, il nostro Drago Mago Aquilius, senza alcun dubbio, si starà preparando a vivere, e a far vivere, chissà quali altre strabilianti avventure…
Aquilius fu il primo possessore, in epoca romana, di un fondo situato nella vallata
del Comune di Quiliano (Savona), nome che abbiamo trasformato in Aquilis.
Qui è ambientata questa storia
tra realtà e fantasia.
Per quanto riguarda la realtà ti lasciamo alla storia del paese, per quanto riguarda la fantasia, inizia a leggere il libro.
È il fondatore dell’Ordine dei Cavalieri di Dragobello. E’ chiamato affettuosamente draghetto da coloro che gli sono amici e che, assieme a lui, agiscono per il bene.
Età: Draghetto non ha età, è fuori dal tempo. Nasce da un uovo e, dopo un certo periodo di vita sulla terra, egli torna a ritirarsi nel guscio che lui stesso si fabbrica, restandovi addormentato all’interno, fino a quando qualche evento speciale, o la sua medesima volontà, ne provochi il risveglio.
Caratteristiche fisiche: ha il dorso, gli arti e le ali membranose color verde smeraldo. La pancia gialla è fornita di una tasca. I suoi occhi sono verdi e vivacissimi, il sorriso a mezzaluna è simpatico e accattivante.
Caratteristiche psichiche: grande intelligenza volta al bene. Visibile a coloro ai quali egli ritiene giusto mostrarsi, invisibile al resto delle persone.
Particolarità: possiede la famosa macchina del tempo con cui può viaggiare e far viaggiare per extra tempi e per extra spazi chi lo desidera e se lo merita.
È una ragazzina di dodici anni e possiede il cognome altisonante Dragobello De Aquilibus che dimostra la sua appartenenza alla Stirpe del Drago e degli Aquilius.
In famiglia è chiamata Tavì.
E’ la figlia primogenita di Marta e di Leopoldo, nipote di nonna Violante, sorella di Max.
Caratteristiche fisiche: occhi verdi color foglia, capelli rossi color carota, lentiggini sul naso.
Caratteristiche psichiche: è dotata di una grande fantasia.
Particolarità: le piace molto la storia ma, più che sui libri, ama studiarla… dal vero!
Sa suonare il flauto e compone canzoncine.
Ovvero Massimo Dragobello De Aquilibus è un ragazzino di undici anni, secondogenito di Marta e di Leopold, nipote di nonna Violante e, ovviamente, fratello di Ottavia.
Caratteristiche fisiche: occhi scuri, color buccia di castagna matura, capelli bruni e ricciuti.
Caratteristiche psichiche: è molto interessato al gioco in genere e a quello del calcio in particolare.
Particolarità: sollecitato dalla sorella Ottavia, anche Max coltiva interesse per la storia.
Sa suonare la chitarra e comporre canzoncine.
Sono quattro gatti, fratelli gemelli di origine orientale. La loro razza è il risultato ottenuto dall’incrocio tra un gatto siamese e una gatta persiana. I loro nomi sono, in ordine alfabetico:
Amir, Bedal, Ganut e Zador.
Caratteristiche fisiche: hanno pelo folto color beige, testa e zampe nere, coda lunga e setosa, occhi azzurro cielo.
Caratteristiche psichiche: sanno parlare un linguaggio chiamato esperanto felino, e capiscono tutto ciò che gli uomini dicono.
Particolarità: sono amici fedelissimi di Ottavia e Max che seguono dovunque, specie nello loro imprese importanti.
Danzano in modo stupendo a suon di musica.
La golosità è l’unico loro difetto, per il resto sono davvero da ammirare.
Capo spirituale degli elfi, è un personaggio di grande bontà, che fu crudelmente punito da Norum per aver salvato Rosabianca che Norum voleva uccidere. Alla fine tornerà ad essere se stesso. E’ sposato con la bellissima elfa Karen. Suoi amici fraterni sono gli elfi Eziel e Manfred.
Caratteristiche fisiche: come tutti gli elfi, Asorin è piccolo di statura, ma ha grossa testa e grosse mani. Il suo volto, pur se giovanile, è già segnato dalle rughe. I suoi abiti colorati - breve giacchetta indossata sui calzoni aderenti e berretto a pan di zucchero - gli donano una particolare grazia.
Caratteristiche psichiche: lo contraddistinguono bontà e generosità. E’ dotato inoltre di una sensibilità, non comune. Suona con il flauto musiche deliziose che egli stesso compone.
Particolarità: pur nelle disgrazie, Asorin sa conservare la calma, poiché possiede un animo forte e ha tanta fede nella vita.
È un famoso cavaliere medioevale che abitò nel Castello del Pomo situato su un colle, nel territorio di Aquilis.
Caratteristiche fisiche: alto, bruno di capelli, barbetta aguzza, sguardo penetrante anche… da fantasma.
Caratteristiche psichiche: persona giusta, seppe governare bene, cioè con sentimenti pacifici e sempre all’insegna del buon vivere, la gente di Aquilis, nel suo tempo. Appare ai fratelli Ottavia e Max come fantasma. Sua sposa fu la bellissima madamigella Rosabianca d’Altaselva, una nobile fanciulla, e da lei ebbe il figlio Leopold.
Particolarità: del Cavalier Aquilius si può “magicamente” vedere la figura anche in carne ed ossa.
È un famoso proprietario terriero capostipite della Stirpe del Drago. Inviato dall'Imperatore, si stabilì per primo nel territorio di Aquilis e ricevette in dono da Draghetto il magico ciondolo.
Caratteristiche fisiche: alto, bruno di capelli, sguardo penetrante, un tipo… prestante.
Caratteristiche psichiche: seppe governare bene e fu capace di trasformare zone paludose, nel territorio di Aquilis, in zone fertili. Incontra i fratelli Ottavia e Max quando compiono il loro viaggio in epoca romana. Sua sposa fu la bella Marzia. Da lei ebbe due figli: Maximus e Octavia.
Particolarità: era un uomo giusto e saggio.
Anch’esse abitano ad Elfilandia, in un grande castello. Sono numerose. Quelle che operano in questa favola e si mettono perciò in maggiore risalto, sono fata Melisenda e fata Esmeralda.
Caratteristiche fisiche: sono tutte bellissime. Indossano lunghi vestiti di organza, portano alti cappelli a spirale e possiedono bacchette magiche, con cui riescono sempre a far trionfare il bene.
Caratteristiche psichiche: sono sempre pronte a collaborare con chi, proponendosi di ottenere buoni risultati, si trova in difficoltà.
Particolarità: in questa favola si dimostrano ottime cuoche, capaci di preparare deliziose pietanze e dolcetti di ogni tipo, anche molto belli a vedersi.
È un mago esperto in malefici, il cui spettro continua ad abitare il Castello del Pomo, cagionando molti guai e suscitando nefandezze di ogni genere.
Caratteristiche fisiche: veste un lungo mantello nero che avvolge la sua persona.
Gli ricopre il capo un ampio cappuccio che nasconde i brandelli penduli e pelosi dei padiglioni delle orecchie, mozzati dalla caduta di un grosso ramo del famoso albero del melo. Le mani dai lunghi artigli, reggono una sfera che rappresenta il mondo e da cui egli vorrebbe veder grondare sangue in continuazione, per godere malignamente nella certezza che al mondo nessuno stia bene né possa vivere in pace.
Caratteristiche psichiche: solo i malefici lo rallegrano e quindi li esercita alla grande, traendone una perversa soddisfazione.
Particolarità: è un cattivo a trecentosessanta gradi. Mentre parla, assieme alle parole, gli escono di bocca piccole vipere, vermi velenosi e schifosi scarafaggi.
Sono miriadi di occhi fosforescenti che viaggiano uniti, formando una enorme nuvola da cui emergono, come da un perpetuo bollore di putride schiume nerastre, le luci infuocate e inquietanti dei loro occhi feroci. Nuvola orrenda, sempre al seguito di Norum, che spalleggia in ogni impresa malefica.
È il signorotto che governa i villici di un territorio poco distante da Aquilis.
Caratteristiche fisiche: uomo di corporatura robusta e tarchiata, di modi rozzi e arroganti, è espressione di violenza e di forza bruta che manifesta con attacchi armati improvvisi.
Caratteristiche psichiche: avido di ricchezze e invidioso, dà del filo da torcere ai signorotti dei paesi limitrofi
Particolarità: ha il chiodo fisso di invadere il territorio del Cavalier Aquilius e di assoggettarne gli abitanti.
Sono un folto gruppo di orribili spettri di donne che, come punizione per aver dato il loro aiuto nel condurre a termine qualche impresa benefica, vennero uccise da Norum e trasformate in altrettanti spettri di streghe che abitano nei sotterranei del castello di Brutilus. Tra esse, spiccano per bruttezza e sguaiataggine Malenda, Malona e Malazza.
Caratteristiche fisiche: sulle loro ossa scheletriche vestono abiti laceri. Le loro mani appaiono diafane, e tuttavia munite di lunghi artigli. Hanno voci sgradevoli, simili a lunghi gemiti, spesso urlanti e gracchianti.
Caratteristiche psichiche: sono tristi e stanche di essere considerate come portatrici di male e di dolore da chiunque. Non fanno che insultarsi e litigare fra di loro.
Particolarità: attraverso la confessione umiliante del loro dolore per essere state ridotte in quella misera condizione, esse ottengono di venir trasformate per sempre in fate.